Adriano Stefani Psicologo

Le fasi della vita della coppia

Lo sapevi che ci sono diverse fasi della relazione d'amore che la maggior parte delle coppie attraversa? In quale fase della vita della coppia ti trovi?

Le fasi della vita della coppia
Nel precedente articolo Coppia e amore, parlavo delle difficoltà che incontrano le persone che scelgono di vivere in coppia. Affermavo che tali difficoltà siano inevitabili. Lo ripeto in un altro modo: dopo una fase iniziale di innamoramento, i n e v i t a b i l m e n t e, gli innamorati cominciano a vedere le cose in modo meno roseo, cominciano a soffrire e talvolta a discutere (per usare un eufemismo).
 
Sì, do per scontato che l’amore romantico finisca. E questa è la cattiva notizia. Ma la buona notizia è che la disarmonia e il conflitto sono una fase evolutiva della vita della coppia, che tende per sua natura ad una armonia maggiore rispetto a quella iniziale!
 
La coppia quindi nasce, cresce e si sviluppa proprio come un organismo vivente che matura attraversando fasi successive di sviluppo.
 
La migliore descrizione che ho trovato di questo viaggio evolutivo è stata fatta dall’autrice americana Susan Campbell, che nel 1980 ha pubblicato il libro “The Couple’s Journey” – Il viaggio della coppia – purtroppo mai tradotto e stampato in italiano.
 
In questo articolo descriverò le fasi evolutive individuate da questa autrice, interpretandole chiaramente secondo la mia personale comprensione ed esperienza.
 
Secondo la Campbell, le fasi della vita di coppia sono cinque.
 
Ciascuna fase presenta caratteristiche, sfide e compiti tipici con cui i partner devono fare i conti, pena la rottura o la sofferenza cronica della coppia.
 
 
Prima fase: l’Idillio
E’ la fase dell’innamoramento, dell’amore romantico, in cui c’è moltissima passione. Gli innamorati si cercano in continuazione, si danno tanta attenzione reciproca, coccole. Ricercano il contatto fisico. Aspirano a passare tutto il tempo libero insieme, spesso trascurando amici e familiari.
 
I partner sono entusiasti di essersi trovati. Sottolineano tutte le somiglianze che hanno scovato tra di loro e le esagerano: “Le piace il verde … pure a me! E’ davvero l’amore della mia vita!” … e trascurano le differenze!
 
L’altro è perfetto così com’è. Non c’è nessun desiderio o bisogno che cambi! Anzi: il partner ha quel qualcosa di speciale che si è sempre cercato e desiderato e che finalmente si è trovato. E’ decisamente il partner ideale.
 
E’ una fase molto bella e creativa. Una quantità enorme di film, canzoni, romanzi e opere d’arte di ogni genere hanno preso vita per descrivere e celebrare quest’Idillio.
 
E’ anche una fase ricca di sogni e di fantasie: si sogna di stare per sempre col partner e si immagina un futuro radioso insieme, laddove gli ostacoli saranno tutti superati senza difficoltà.
 
 
Sfide e compiti della fase dell’Idillio
L’ostacolo tipico di questa fase è rappresentato dall’illusione:
 
“Tutto andrà sempre bene senza che ci sia bisogno di impegnarsi”.
 
La regina di tutte le illusioni. Questa è ovviamente una regressione ad una fase infantile molto precoce, forse addirittura alla condizione di vita nel grembo materno.
 
Che meraviglia! Non c’è nulla da fare e ogni benedizione mi piomberà addosso, basta solo che io sia con questa persona!
 
Ma le illusioni, presto o tardi, sono destinate a morire.
 
Gradualmente si cominciano a cogliere le differenze col proprio partner. Si comincia a criticarlo. Da prima sottilmente, poi via via in forma sempre più manifesta. L’Idillio finisce.
 
I partner cominciano a fare i conti con il fatto che i loro sogni non si realizzeranno così facilmente come avevano immaginato.
 
Alcune persone non accettano che questa illusione finisca, così se la prendono con l’(ex) partner, lo incolpano di qualsiasi cosa e se ne vanno in cerca di un’altra persona con cui rivivere l’illusione.
 
Lo so, la cosa messa giù così sembra un po’ dura e sempliciotta. Tuttavia questa che potrebbe sembrare una storia surreale, questa tragi-commedia avviene molto più spesso di quanto si voglia ammettere. E allora è meglio guardare in faccia i fatti per quello che sono, anche perché molte persone, invece, riescono ad assolvere al compito di questa fase. Riescono a fronteggiare la perdita dell’illusione e a procedere alla fase successiva.
 
 
Seconda fase: le Lotte di potere
In questa fase l’altro viene fatto scendere dal piedistallo. Vi è un senso di delusione. Si pensa: “Tu non sei quello che pensavo”, oppure “Tu non sei più quello che pensavo”, oppure “Noi non siamo quello che pensavamo” … e variazioni sul tema.
 
Questa è una fase di lutto, in cui si cerca di digerire la morte dell’illusione. E come spesso avviene per i lutti, la prima reazione è di rabbia e di negazione. “Forse, dopo tutto, posso ottenere quello che desidero se combatto”. Così le persone iniziano una battaglia per cambiare il proprio partner e trasformarlo in quello che dovrebbe essere, nella persona ideale.
 
Le armi tipiche delle Lotte di potere sono: le critiche distruttive, le colpevolizzazioni, i ricatti, gli ultimatum, le manipolazioni, le ripicche, i tentativi di fare del male (inconsciamente si intende) al proprio partner per “fargliela pagare”, aggredire l’altro per farsi giustizia della delusione che si sta vivendo.
 
 
Sfide e compiti della fase delle Lotte di potere
L’ostacolo tipico di questa fase è rappresentato dall’illusione:
 
“Ho il potere di cambiare l’altro”.
 
L’illusione consiste nel pensare che relazionandosi con il proprio partner utilizzando la forza, le minacce e il controllo (evidente o subdolo) l’altro cambierà e si potrà finalmente ottenere ciò che si desidera.
 
In pratica si cerca di cambiare forzosamente l’altro per farlo tornare ad essere il partner ideale. Ma non funziona. Al più l’altro si sottometterà cercando a propria volta di cambiare il partner.
 
Le Lotte di potere si svolgono senza vincitori. Ci sono solo perdenti.
 
Molte persone estenuate da queste Lotte senza speranza si lasciano. Inutile dire che se si innamoreranno nuovamente, molto probabilmente, dovranno riprendere le Lotte di potere al punto dove le hanno abbandonate.
 
La sfida principale di questa fase, sta nell’accettare il fatto che l’altro è quello che è e che non si ha il potere di cambiarlo. Se i partner cominceranno ad accettare questa semplice verità, si sentiranno profondamente delusi. Fare i conti con questa delusione è faticoso e doloroso. Richiede impegno e responsabilità personale.
 
Se entrambi i partner accettano queste sfide, la coppia può procedere verso una fase più tranquilla, la fase della Stabilità.
 
 
Terza fase: la Stabilità
In questa fase i partner iniziano a vedersi reciprocamente e ad accettare gradualmente i propri e gli altrui difetti.
 
Le persone cominciano a far pace con l’idea che l’altro non riesca a colmare tutti i propri bisogni affettivi, che l’altro non sia l’elemento mancante che salverà la propria vita.
 
I partner riconoscono di avere dei bisogni che non possono essere soddisfatti all’interno della coppia. Di conseguenza tornano a cercare gli amici e i familiari che avevano trascurato durante le fasi dell’Idillio e delle Lotte di potere.
 
Ciascuno riscopre i propri interessi distinti e le proprie attività della vita quotidiana al di fuori della coppia.
 
I conflitti e i tentativi di cambiare l’altro non scompaiono, ma si cerca di affrontarli in modo costruttivo per conoscersi e definirsi meglio.
 
 
Sfide e compiti della fase della Stabilità
L’ostacolo tipico di questa fase è rappresentato dall’illusione:
 
“Ho finalmente raggiunto una condizione di pace con l’altro”.
 
L’illusione consiste nel pensare che una volta raggiunta la Stabilità le cose non cambieranno più. Invece le persone e le situazioni continuano ad evolvere richiedendo di affrontare sfide sempre nuove. I partner potrebbero rimanere attaccati alla Stabilità ad ogni costo, ostacolando il cambiamento. Ad esempio potrebbero impedire a se stessi o all’altro di intraprendere una nuova carriera professionale, un percorso terapeutico o di frequentare nuove amicizie per paura di spezzare l’equilibrio tanto faticosamente guadagnato all’interno della coppia.
 
Se i partner sono disposti a mettere in gioco la Stabilità e ad affrontare in modo costruttivo i conflitti che inevitabilmente insorgono nel corso della vita di coppia, gradualmente possono accedere alla fase seguente dell’Impegno.
 
 
Quarta fase: l’Impegno
Questa fase è caratterizzata dalla resa dei partner al fatto che l’altro è quello che è. Finalmente accettano integralmente i difetti di sé, dell’altro e della relazione.
 
Esistono ancora dei momenti di tensione. I partner possono vivere momenti di frustrazione e addirittura di odio, però non mettono più in atto i tentativi di “rimodellare” l’altro.
 
Non si cerca più di cambiare l’altro, ma di cambiare se stessi. I momenti di tensione sono gestiti senza l’utilizzo delle armi tipiche della fase delle Lotte di potere (colpevolizzazione, manipolazione, controllo, etc.) e talvolta della fase della Stabilità.
 
I partner sono in grado di trovare soluzioni creative alle tensioni di coppia, trovano soddisfazione nella propria vita e sviluppano un legame profondo e reciprocamente soddisfacente col proprio partner.
 
 
Sfide e compiti della fase dell’Impegno
L’ostacolo tipico di questa fase è rappresentato dall’illusione:
 
“Posso vivere le gioie della coppia e dimenticarmi dei problemi del mondo”.
 
L’illusione consiste nel sentirsi separati dal resto del mondo. “Abbiamo fatto tutto il necessario per armonizzare i nostri conflitti di coppia ed ora il lavoro è finito”. I partner godono della propria vita di coppia e non si preoccupano di ciò che va oltre.
 
In realtà quasi sempre le persone che sperimentano la fase dell’Impegno sono capaci di superare rapidamente questa illusione sviluppando una sensibilità per i problemi degli altri e del mondo. E’ come se i partner, dopo aver sperimentato l’interdipendenza tra di loro, cogliessero l’interdipendenza tra tutti gli esseri umani.
 
Occupandosi dei problemi degli altri e del mondo, i partner procedono verso la successiva fase della Co-Creazione.
 
 
Quinta fase: la Co-Creazione
In questa fase i partner applicano al mondo tutto ciò che hanno imparato all’interno della coppia. Sono capaci di estendere i sentimenti di vicinanza e di calore sperimentati nella propria relazione di coppia, alle persone al di là della coppia.
 
Spesso in questa fase i partner si impegnano in attività finalizzate a migliorare il mondo. E spesso lo fanno insieme o ciascuno col supporto dell’altro. Co-Creano.
 
Un problema potenziale di questa fase potrebbe essere il fatto che la coppia diviene talmente assorbita nel proprio lavoro rivolto al “mondo” da serbare poca energia per i bisogni della propria coppia.
 
 
La capacità di amare si sviluppa
In questo articolo abbiamo seguito il percorso che una persona compie, allorché si innamora.
 
All’inizio la persona è molto centrata su di sé e sul proprio bisogno di mantenere in vita l’illusione dell’Idillio, anche a costo di controllare, manipolare e dominare il “cosiddetto” amato.
 
In questa fase la sua capacità di amare l’altro è decisamente piccola.
 
Con la crisi della fase dell’Idillio, la persona è sollecitata a divenire sempre più capace di ricevere e di amare l’altro, se vuole portare avanti la vita della coppia. La coppia rappresenta quindi la palestra dove la persona allena la propria capacità di amare.
 
Dopo aver imparato ad amare il proprio partner, la persona diviene capace di espandere la propria capacità di amore alla società a cui appartiene.
 
A questo punto la persona si sente responsabilizzata ad utilizzare le proprie energie per migliorare la vita delle altre persone. In tal modo il suo raggio di azione – e di amore – non è più limitato alla propria vita, né a quella della propria coppia, né a quella della propria famiglia, ma si estende alle persone della propria comunità.
 
Gli esseri umani hanno l’occasione di esercitare e di accrescere la propria capacità di amare in vari tipi di relazioni: nelle relazioni con i figli, con i genitori, con gli amici e perfino nelle relazioni di lavoro. La relazione di coppia rappresenta una delle occasioni migliori – e più intense – per percorrere questo cammino di evoluzione d’amore.
 
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