Adriano Stefani Psicologo

Tipi di psicoterapia

Vi sono moltissimi tipi diversi di psicoterapia. Quali sono i tipi più importanti di psicoterapia? E perché esistono così tanti tipi di psicoterapia?

Tipi di psicoterapia
Vi sono diversi tipi di psicoterapia.
 
Bisogna innanzi tutto operare una distinzione, che in genere crea molta confusione, tra la modalità di psicoterapia, che riguarda le persone a cui la terapia è rivolta e il tipo di psicoterapia, che riguarda l’approccio teorico e le tecniche pratiche della terapia.


Si distinguono modalità diverse di psicoterapia in base alle persone che sono coinvolte nel percorso psicoterapeutico. Così, solitamente si distinguono le seguenti modalità di psicoterapia: la psicoterapia individuale, la psicoterapia di coppia, la psicoterapia familiare, la psicoterapia di gruppo, la psicoterapia di comunità.
 
Il tipo di psicoterapia si differenzia invece in base alla teoria e alla pratica che lo psicoterapeuta utilizza nel suo lavoro. Nel corso di questo e dello scorso secolo si sono sviluppati moltissimi approcci teorici e pratici diversi, moltissimi punti di vista sull’uomo e sulla sua salute psicologica. Di conseguenza i tipi di psicoterapia sono oggi tantissimi.
 
 
La moltitudine dei tipi di psicoterapia
Gli psicoterapeuti utilizzano tantissimi tipi di psicoterapia nella propria pratica professionale (anche se non tutti sono riconosciuti parimenti dalla comunità scientifica). Ma perché ci sono tanti tipi di psicoterapia?
 
I diversi approcci di psicoterapia agiscono su aspetti diversi dell’essere umano. Tutti hanno come obiettivo quello di migliorare lo stato di benessere e di aiutare le persone a realizzare il proprio potenziale. Ciascuno lo fa però da un punto di vista diverso.

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Tutte le strade portano a Roma
L’esperienza di vita dell’essere umano si compone di fatti provenienti da dimensioni diverse. In estrema sintesi si possono individuare le seguenti dimensioni fondamentali dell’esperienza umana:
  • Dimensione fisica: riguarda la fisiologia del corpo umano, le sensazioni e le percezioni provate.
  • Dimensione emotiva: le emozioni, i sentimenti, l’umore.
  • Dimensione cognitiva: i pensieri, le immagini e le convinzioni.
  • Dimensione comportamentale: le azioni.
  • Dimensione interpersonale: le relazioni con gli altri.
  • Dimensione spirituale: il rapporto con Dio e con le questioni esistenziali della vita.
 
I diversi approcci teorici, e di conseguenza i diversi tipi di psicoterapia, danno importanza a una o più delle dimensioni dell’esperienza umana.
 
Così, solo per fare degli esempi, il tipo di psicoterapia cognitivista interviene principalmente sulla dimensione dei pensieri e delle convinzioni coscienti. Il tipo di psicoterapia comportamentista agisce al livello dei comportamenti osservabili. Altri approcci operano principalmente al livello emotivo, come ad esempio la Gestalt, o l’EFT (vedi sotto). Poi vi sono degli approcci che operano a più livelli contemporaneamente, come ad esempio l’EMDR (vedi sotto) che prende in considerazione aspetti cognitivi, aspetti emotivi, e aspetti fisici. 
 
Pur con differenze teoriche e metodologiche, tutti i tipi di psicoterapia puntano alla salute della persona.
 
 
Assunto di base di tutti i tipi di psicoterapia
Pur nella diversità, tutti i tipi di psicoterapia condividono un assunto: “E’ possibile vivere bene qui e ora”. E tutti i tipi di psicoterapia mirano a stimolare dei cambiamenti negli individui affinché raggiungano o amplifichino il proprio benessere, partendo però da punti di vista diversi.
 
E quindi arriviamo alla risposta alla domanda: “ma perché ci sono tanti tipi diversi di psicoterapia?”. Perché le persone sono diverse e hanno esigenze diverse.
 
Per raggiungere il benessere psicologico alcune persone hanno bisogno di cambiare qualcosa in se stesse dal punto di vista delle loro convinzioni e del loro modo di pensare. Altre necessitano invece di lavorare maggiormente ad un livello emotivo, altre ancora al livello dei comportamenti o delle relazioni interpersonali o a vari livelli contemporaneamente. E così via.
 
I cambiamenti raggiunti ad un livello si diffondono e provocano cambiamenti anche su tutti gli altri livelli dell’esperienza umana. Così ad esempio, la persona che modifica i propri comportamenti o le proprie relazioni personali (in meglio si spera), ha degli effetti (benefici) anche sulle proprie emozioni. Ovvero migliorando il proprio sentire, la persona ha degli effetti benefici sul proprio modo di pensare. E così via.
 
Poiché persone diverse hanno bisogno di lavorare su dimensioni dell'esperienza differenti, sono nati diversi tipi di psicoterapia per rispondere alle diverse esigenze delle persone. Suona come una frase sgraziata, ma non saprei esprimermi meglio!
 
 
E’ un bene o un male che ci siano così tanti tipi di psicoterapia?
Ci sono vantaggi e svantaggi.
 
E’ un bene perché in questo modo vi è una grande ricchezza di strumenti diversi di intervento e, di conseguenza, le persone hanno maggiori possibilità per prendersi cura delle proprie difficoltà psicologiche rispetto a 100 anni fa, quando il panorama degli approcci terapeutici era molto più ridotto.
 
E’ anche un bene per gli psicoterapeuti, che hanno un gran numero di strumenti a propria disposizione per contribuire efficacemente al benessere della persona. Anzi, dal mio punto di vista lo psicoterapeuta capace è quello che ha a disposizione il maggior numero di tecniche e che è in grado di scegliere e di utilizzare le migliori strategie/tecniche rispetto alla problematica del singolo paziente. Ed in tal modo "cucendo su misura" una terapia in base alle specifiche esigenze.
 
Poiché credo nella capacità delle persone di informarsi, di pensare e di scegliere, invito le persone che hanno intenzione di intraprendere una psicoterapia a chiedere direttamente al professionista quali metodologie utilizza nella propria pratica clinica. Come al solito, se il terapeuta non ha nulla da nascondere, sarà ben felice di rispondere ad un paziente già in parte informato sulla pluralità dei tipi di psicoterapia.
 
E’ un male che ci siano tanti tipi di psicoterapia perché questo genera confusione nelle persone e persino nei terapeuti stessi. Come si dice nel campo dell’informatica: “Troppe informazioni = Nessuna informazione”. Con così tanti tipi di psicoterapia a disposizione il pericolo è che le persone vengano scoraggiate dalla possibilità di informarsi e di scegliere in modo consapevole, preferendo affidarsi al caso e “al primo che trovano”.
 
E’ per questo motivo che ho deciso di scrivere questo articolo. Per fornire una guida minimale alle persone che vorrebbero orientarsi nel ricchissimo panorama delle psicoterapie disponibili al fine di compiere una scelta informata e consapevole.
 
La cosa migliore non è leggere questa pagina tutta d’un fiato (sarebbe estenuante), ma tornare a consultarla più e più volte arricchendo di volta in volta il proprio panorama sui tipi di psicoterapia oggi utilizzati nel campo del benessere mentale.
 

Tipi di psicoterapia
Segue l’elenco dei più importanti tipi di psicoterapia oggi diffusi.
 
Laddove disponibili, fornisco i collegamenti agli approfondimenti. Gli approfondimenti sono sia in italiano sia in inglese. Privilegio naturalmente l’italiano, ma quando gli approfondimenti in italiano non sono disponibili, o quando gli approfondimenti in inglese sono particolarmente interessanti, indico anche dei collegamenti a risorse in lingua inglese.
 
NOTA: non tutti i tipi di psicoterapia elencati sono ugualmente rilevanti. Alcuni sono degli approcci relativamente nuovi, altri sono carenti dal punto di vista teorico, altri ancora hanno un seguito molto limitato o sono oggetto di dispute. Ho inserito in questo elenco anche degli approcci che alcuni miei colleghi non considererebbero “psicoterapia”, ma che talvolta sono usati da alcuni psicoterapeuti come strumento complementare al proprio approccio d’elezione.
 
 
A
  • Analisi Bioenergetica. Cura i disturbi psicofisici lavorando sia al livello fisico, con esercizi corporei, sia al livello psichico, utilizzando concetti e tecniche mutuati dalla Psicoanalisi, come ad esempio: il conflitto edipico, il lavoro sui sogni e l'analisi del transfert. Il principio di fondo di questo approccio è l'importanza che si attribuisce all'energia del corpo nell'influenzare il benessere emotivo e mentale della persona.
  • Analisi Comportamentale Applicata. In inglese: Applied Behavior Analysis (ABA). Questo approccio, utilizzato in modo particolare per il trattamento delle persone che soffrono di autismo, è finalizzato a migliorarne i comportamenti sociali. I soggetti autistici, mediante l’uso di premi e rinforzi, imparano a mettere in atto comportamenti socialmente appropriati come, ad esempio, guardare la persona con cui si sta parlando, interagire con i compagni di classe.
  • Analisi Transazionale, ideata dallo psichiatra americano Eric Berne, è sia una teoria psicologica sia un approccio psicoterapeutico. La pratica clinica, che può essere considerata uno sviluppo della Psicoanalisi (vedi sotto), integra anche strumenti di altri approcci, quali ad esempio la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (vedi sotto) e la Terapia della Gestalt (vedi sotto). L'Analisi Transazionale, oggi nota al grande pubblico per la teoria del “Genitore-Adulto-Bambino”, mira a migliorare le relazioni della persona sia con gli altri sia con se stessa.
  • Arte Terapia. In inglese: Art Therapy. E' volta a promuovere il benessere psicofisico, l'autostima e la consapevolezza della persona facendo leva sulle sue capacità creative e artistiche. In quest'ottica vengono combinate tecniche psicoterapeutiche tradizionali con attività artistiche, in particolar modo di tipo visivo, quali, ad esempio, la pittura, il disegno e la scultura.


B
  • Biblioterapia. In inglese: Bibliotherapy. Utilizza la lettura di romanzi, di saggi, di manuali di auto-aiuto o di poesie al fine di curare i disturbi psicologici. Usata di solito in associazione con altre forme di psicoterapia, la Biblioterapia viene spesso utilizzata in contesti di forte stress, quali ad esempio: ospedali, carceri, case di riposo e comunità riabilitative.
  • Biofeedback e, un suo derivato, il Neurofeedback. Utilizzano supporti tecnologici che, mediante segnali acustici o visivi, permettono di monitorare i processi fisiologici di cui normalmente le persone non sono consapevoli (ad esempio: la frequenza cardiaca, la tensione muscolare, la pressione sanguigna). Attraverso un training, le persone imparano a controllare e a ridurre volontariamente le proprie reazioni fisiologiche allo stress e in tal modo riescono ad alleviare alcuni sintomi negativi, quali l'ansietà e la cefalea.
 
C
  • Coherence Therapy. E' un approccio di psicoterapia breve poco conosciuto in Italia. Mira a scoprire rapidamente le basi inconsce dei sintomi, i quali sono visti come una risposta “coerente” della persona rispetto alla propria storia di vita. Il terapeuta aiuta la persona a individuare e a fare esperienza dei contenuti inconsci alla base del proprio disturbo, quali ad esempio: emozioni, decisioni infantili e convinzioni su di sé e sugli altri.
  • Costellazioni familiari. Questo tipo di terapia, oggetto di forti controversie tra sostenitori e detrattori, si focalizza sulla singola persona, ma si svolge in gruppo. La persona "utilizza" i membri del gruppo per rappresentare la propria famiglia e svelarne i comportamenti disfunzionali, le emozioni e i giudizi nascosti, per poterli poi curare e cambiare.
 
D
  • Danzaterapia. In inglese: Dance Therapy. Ha come obiettivi generali sia il benessere psicologico sia il benessere fisico ed è spesso impiegata come metodo per ridurre lo stress e per aumentare il senso di consapevolezza corporea e di autostima. Di solito questa forma di terapia si svolge in un contesto di gruppo.
  • Developmental Needs Meeting Strategy (DNMS). Approccio sconosciuto nel nostro paese, che riporto perché – a mio parere –  estremamente promettente. In italiano suonerebbe come: "Strategia volta a Rispondere alle Esigenze dell'Età dello sviluppo". Il terapeuta lavora trattando la persona non solo come un essere singolo ma anche come un raggruppamento di personalità diverse. Vengono utilizzati strumenti e concetti ereditati da diversi orientamenti terapeutici, quali: le ferite del bambino interiore, l’EMDR (vedi sotto), le risorse della dimensione spirituale.


E
  • Emotion Focused Therapy: si focalizza principalmente sulle emozioni come fonte di guarigione e di informazioni utili. Questo approccio psicoterapeutico è stato sviluppato principalmente dal famoso psicologo Leslie Greenberg. Ulteriori informazioni, ricerche e pubblicazioni possono essere consultate sul sito della Emotion Focused Therapy Clinic.
  • Emotionally Focused Therapy è un metodo di psicoterapia di coppia (poi esteso anche al trattamento degli individui e delle famiglie). Le emozioni hanno un ruolo centrale e vengono intenzionalmente attivate, esplorate ed espresse con lo scopo di interrompere le interazioni distruttive di coppia e creare (o ricreare) un legame emotivo sicuro tra i partner. Maggiori informazioni possono essere reperite sul sul sito italiano della EFT Italia o sul sito inglese dell'International Centre for Excellence in Emotionally Focused Therapy (ICEEFT).
  • Eye Movement Desensitization and Reprocessing Therapy (EMDR) è un metodo terapeutico che integra aspetti cognitivi, emotivi e fisici. Il cuore dell'EMDR consiste nell'identificare e elaborare i ricordi negativi e traumatici che contribuiscono ai problemi psicologici di oggi. La persona è incoraggiata a elaborare i propri ricordi negativi mentre il terapeuta la aiuta a focalizzarsi contemporaneamente su alcuni stimoli esterni presentati in modo alternato (destra-sinistra).
 
I
  • Imago Therapy: una terapia di coppia che si fonda sull'assunto che le persone scelgono i propri partner allo scopo di riattivare e guarire le proprie ferite infantili. Il terapeuta aiuta i partner a esplorare le emozioni profonde che sono alla base dei conflitti di coppia. Molta attenzione viene data agli apprendimenti infantili e alla tendenza dei partner a distorcere la visione dell'altro in base alle proprie esperienze pregresse.
  • Ipnositerapia. L'ipnosi è quella procedura che permette all'ipnostista di guidare l’ipnotizzato nel fare esperienze intense e inconsuete circa la memoria, le emozioni, il pensiero, il subconscio e le sensazioni fisiche. L'ipnositerapia utilizza l'ipnosi applicandola al lavoro psicoterapeutico al fine di scoprire le motivazioni e le esperienze inconsce che sono alla base del disagio psicologico. L'ipnosi è anche utilizzata terapeuticamente per dare alla persona delle indicazioni pratiche – dette “suggestioni post-ipnotiche” – che si tradurranno nei comportamenti desiderati durante la vita quotidiana.
 
L
  • Logoterapia. Questo tipo di psicoterapia ha come obiettivo centrale quello di aiutare la persona a individuare e a perseguire i propri obiettivi in modo tale che la propria vita diventi ricca di significato e di senso. La persona viene stimolata ad essere responsabile di sé e a utilizzare le proprie risorse specifiche e particolari. Da non confondersi con la Logopedia che è invece una branca della medicina che si occupa delle patologie del linguaggio.
 
M
  • Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT), che in italiano potrebbe essere tradotto con “Terapia Cognitiva basata sulla Mindfulness”, è un approccio terapeutico di gruppo che solitamente dura otto settimane. Coniuga le strategie comportamentali e cognitive della Pscicoterapia Cognitivo-Comportamentale (vedi sotto) con la Mindfulness, che è una tecnica di meditazione di derivazione Buddista e che stimola la persona a divenire consapevole dei propri pensieri ed emozioni e ad accettarli senza giudicarli o cercare di cambiarli.
 
P
  • Pet Therapy e Ippoterapia. Trattamenti basati sui benefici che derivano dalla relazione tra un essere umano e un animale (nell’Ippoterapia l’animale utilizzato è ovviamente il cavallo). Gli animali spesso stimolano risposte emotive di cura e di gioco. I benefici psicologici e fisiologici di questa forma di terapia sono stati documentati da parte di numerose ricerche scientifiche.
  • Play Therapy: utilizza il gioco come forma di espressione delle proprie esperienze emotive. In genere questa terapia viene utilizzata con bambini dai 3 agli 11 anni, talvolta come forma di diagnosi, spesso nel trattamento dei “bambini a rischio” di difficoltà psicologiche e di socializzazione.
  • Psicoanalisi: fondata da Sigmund Freud, è sia una teoria psicologica sia un tipo di psicoterapia. Dal punto di vista teorico la Psicoanalisi ha introdotto nella psicologia alcuni concetti che sono poi diventati parte stabile della cultura moderna, quali ad esempio: l'inconscio, il transfert, il conflitto psichico, le pulsioni. La Psicoanalisi è stata la prima forma di psicoterapia concettualizzata e formalizzata nella storia moderna. Oggi si è frazionata in varie correnti, tuttavia possono essere individuati alcuni elementi comuni della pratica clinica, quali: il lavoro sui sogni e sulle fantasie, l'espressione dei pensieri liberamente associati dalla persona, l'attenzione alla relazione terapeuta-paziente.
  • Psicodramma: è una psicoterapia di gruppo, che mira a esplorare i temi delle singole persone facendo uso del gruppo, di tecniche di role-playing o di estrazione teatrale. La persona viene invitata a rappresentare nel gruppo diversi scenari, quali ad esempio: specifici eventi della propria vita, fantasie, sogni o emozioni. Nel fare questo è stimolata a divenire consapevole delle proprie emozioni e dei propri conflitti e a trovare nuove soluzioni.
  • Psicologia Analitica o Psicologia del profondo. Originata dalle idee del famosissimo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, è sia una teoria psicologica sia un metodo di trattamento. Mira a promuovere la condizione di “integrità” dell'essere umano, esplorando gli elementi inconsci propri della singola persona o appartenenti all'intera specie umana (chiamati “archetipi”). La persona è stimolata a dare senso al proprio inconscio, a individuare le proprie modalità disfunzionali inconsapevoli (chiamate “complessi”), a riappropriarsi delle energie mentali che prima disperdeva inconsapevolmente al fine di percorrere il viaggio verso la realizzazione del proprio potenziale (viaggio chiamato “individuazione”).
  • Psicologia Esistenziale: è un approccio teorico e terapeutico che sposa e persegue i principi della filosofia esistenzialista, quali ad esempio: la ricerca della specificità del singolo, l'autenticità, la capacità di assumere decisioni e impegni e di orientarsi responsabilmente, la ricerca di una vita significativa. Piuttosto che focalizzarsi sul passato, questa terapia incoraggia la persona a focalizzarsi sulle opportunità e sulle scelte del presente.
  • Psicologia Positiva, è sia una teoria psicologica sia un metodo di trattamento. L'enfasi di questo approccio è posto sugli interventi e i cambiamenti utili per realizzare una vita soddisfacente, piuttosto che sul trattamento della patologia mentale.
  • Psicosintesi: sviluppata dallo psichiatra italiano Roberto Assagioli sulle basi della Psicoanalisi (vedi sopra), ha come obiettivo la piena realizzazione dell'essere umano. La Psicosintesi prende in considerazione tutte le dimensioni dell'esperienza umana, ossia le dimensioni fisica, emotiva, cognitiva, comportamentale, interpersonale e spirituale.
  • Psicoterapia Adleriana. Questo approccio terapeutico segue l’orientamento sviluppato dal famosissimo psicologo austriaco Afred Adler anche denominato Psicologia individuale. Vengono esplorati i sentimenti di inadeguatezza e di inferiorità che possono aver avuto origine in base alla propria storia familiare infantile o che possono essere la conseguenza di alcuni difetti fisici della persona. Gli obiettivi terapeutici sono lo sviluppo della fiducia e dell’autostima, l’individuazione del proprio significato individuale della vita e l’accrescimento delle capacità di avere relazioni intime e positive con gli altri.
  • Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale. In inglese: Cognitive Behavioral Therapy (CBT). Questa terapia è fondata sulla premessa che il nostro modo di pensare influisca su ciò che sentiamo e facciamo. La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale mira quindi ad aiutare la persona a cogliere come i propri pensieri e convinzioni determinano le proprie difficoltà emotive e comportamentali. Il terapeuta Cognitivo-Comportamentale fa questo utilizzando molte tecniche differenti, che vanno dal rilassamento muscolare, alla messa  in discussione delle convinzioni negative o irrealistiche, al mantenere un diario quotidiano, allo stimolare nuovi comportamenti.
  • Psicoterapia Corporea. In inglese: Body Psychotherapy. Basata sulle idee di Wilhelm Reich, questo metodo di psicoterapia considera la mente e il corpo come facenti parte di una unità, per cui ad ogni problematica psichica corrisponderebbe una tensione muscolare cronica, e viceversa. Utilizza una grande varietà di tecniche, che comprendono, oltre alla terapia della parola, il lavoro sul respiro, il massaggio fisico e il movimento.
  • Psicoterapia Costruttivista. Approccio che si ispira alla teoria del Costruttivismo. Il processo terapeutico si focalizza sugli schemi mentali che la persona utilizza per “costruire” il proprio mondo (e i propri problemi). In pratica il terapeuta aiuta la persona a riconoscere i propri schemi mentali attraverso i quali costruisce la propria difficile realtà, stimola poi la persona a rimodellare tali schemi e a mettere in atto dei cambiamenti pratici.
  • Psicoterapia Dinamica Esperienziale Accelerata. In inglese: Accelerated Experiential Dynamic Psychotherapy (AEDP). Questo metodo di terapia, sviluppato dalla Dott.sa Diana Fosha, è focalizzato a curare le conseguenze dei traumi e a sfruttare le capacità intrinseche delle persone di far fronte alle difficoltà. Usa fortemente la relazione con il terapeuta e tende ad andare molto in profondità pur cercando di essere breve. Questo approccio è per lo più diffuso nell'America del Nord, mentre in Italia è poco conosciuto.
  • Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve. In inglese: Intensive Short-Term Dynamic Psychotherapy. E' un tipo di psicoterapia breve in cui il terapeuta stimola la persona a vivere i contenuti emotivi negati che, in quanto inespressi, hanno prodotto i sintomi del disagio psicologico. Dopo l'espressione emotiva, il terapeuta aiuta la persona a dare senso cognitivamente ai contenuti emersi.
  • Psicoterapia Psicodinamica: è un tipo di psicoterapia che pur basandosi sulla teoria e la pratica psicoanalitiche, ha una durata temporale più limitata rispetto alla Psicoanalisi classica (vedi sopra). Durante le sessioni la persona è stimolata a considerare le proprie emozioni, le credenze, le esperienze dell'infanzia e il tipo di rapporto che instaura col terapeuta al fine di individuare (e cambiare) le modalità relazionali che oggi provocano disagio.
  • Psicoterapia Sensomotoria. In inglese Sensorimotor Psychotherapy. Si focalizza principalmente sul corpo, ma anche sugli aspetti cognitivi e emotivi della persona. Attraverso la consapevolezza e l'uso del corpo, questo approccio terapeutico conduce la persona a scoprire come le esperienze fisiche del suo passato siano ancora attive nel suo presente.
  • Psicoterapia Transpersonale: è l'approccio terapeutico basato sulla Psicologia Transpersonale, ossia quella branca della psicologia che studia gli stati di coscienza non ordinari, specie gli stati di coscienza spirituali e trascendenti. In questa forma di terapia vengono prese in considerazione tutte le dimensioni dell'esperienza umana: le dimensioni fisica, emotiva, cognitiva, comportamentale, interpersonale e, soprattutto, spirituale.
 
R
  • Rational-Emotive Behaviour Therapy (REBT), che in italiano potrebbe essere tradotto con “Terapia Comportamentale Razionale-Emotiva”, è un tipo di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (vedi sopra) che si fonda sull'assunto che ciò che sentiamo sia largamente influenzato da ciò che pensiamo. Questa forma di terapia mira ad individuare le convinzioni irrazionali della persona e a sviluppare una modalità di pensiero razionale al fine di stimolare benessere emotivo e comportamenti costruttivi.
 
S
  • Schema Therapy, che in italiano potrebbe essere tradotto con “Terapia degli Schemi”, si focalizza sugli “schemi” che la persona ha sviluppato nell'infanzia. Secondo questo approccio, gli “schemi” sarebbero modelli di pensiero-sensazioni-emozioni-comportamenti costruiti “ieri” che provocano disagio “oggi”. Per modificare l’effetto distruttivo di tali schemi, la Schema Therapy combina teorie e tecniche di terapie già esistenti, tra cui la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (vedi sopra), la Psicoanalisi (vedi sopra) e la Terapia della Gestalt (vedi sotto).
 
T
  • Terapia Breve Strategica, è una forma di psicoterapia che si concentra sul qui-e-ora, su come il disturbo si manifesta e si mantiene, piuttosto che sulle cause del disturbo. In questa forma di trattamento vengono prescritti dei “compiti” a cui il paziente deve attenersi scrupolosamente allo scopo di creare un'”esperienza emozionale correttiva”.
  • Terapia Centrata sul Cliente, o Terapia non direttiva, è la forma di psicoterapia ideata dal famoso psicologo americano Carl Rogers che considera l’individuo come provvisto per natura delle capacità necessarie per affrontare le proprie difficoltà esistenziali. In questa terapia è fondamentale la relazione tra terapeuta e paziente. Il terapeuta stimola la persona in difficoltà a rivitalizzare le proprie capacità di crescita e di cambiamento, lavorando per creare un clima di accoglienza e ascoltandola autenticamente e empaticamente.
  • Terapia del Respiro. In inglese: Breathwork. Comprende una serie di tecniche (la più famosa delle quali è il Rebirthing) che utilizzano il controllo volontario della respirazione per influenzare le dimensioni cognitiva, emotiva e fisica dell'esperienza umana. Tra gli psicoterapeuti è in atto una controversia circa la reale efficacia di questa forma di terapia: c'è chi afferma che sia molto efficace e utile e c'è chi la etichetta come una “terapia folle”. Al momento non esistono ricerche scientifiche definitive che ne dimostrino la validità terapeutica.
  • Terapia dell’Accettazione e dell’Impegno. In inglese: Acceptance Commitment Therapy. Usa strategie di accettazione e meditazione (Mindfulness) insieme a tecniche del cambiamento del comportamento. Le persone sono incoraggiate a prendere contatto con le proprie emozioni negative, ad accettarle e a smettere di evitare le situazioni che possono stimolare emozioni negative.
  • Terapia della Gestalt: in questa terapia il terapeuta aiuta la persona – mediante tecniche e esercizi – a focalizzarsi sul momento presente, sulle sue convinzioni, emozioni e sensazioni fisiche che sta sperimentando nel qui-e-ora. Il focus sul presente non nega l'importanza degli eventi passati e delle potenzialità future, infatti il passato e il futuro sono presi in considerazione nella Terapia della Gestalt, ma solo allorché influenzano il momento presente.
  • Terapia Dialettico-Comportametale. In inglese: Dialectical Behavior Therapy (DBT). Forma di psicoterapia sviluppato dalla psicologa americana Marsha Linehan per curare principalmente le persone con un Disturbo di Personalità Borderline. Coniuga accettazione della persona e spinta al cambiamento: da una parte fa uso delle tecniche della tradizione della meditazione Buddista per aiutare le persone ad accettare la propria situazione e le proprie emozioni per quello che sono, dall'altra utilizza le tecniche dalla Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (vedi sopra) per aiutarle a sviluppare nuove modalità di pensare-sentire-comportarsi.
  • Terapia Sistemico-Relazionale. Anche se il disagio psicologico può riguardare solo alcuni membri di una famiglia o, come molto spesso accade, è una sola persona della famiglia a soffrire di una difficoltà psicologica, alle sedute partecipano tutti di membri della famiglia. La persona sofferente è vista come “l’espressione" del contesto familiare squilibrato e, quindi, il terapeuta non si focalizza solo su di essa, ma stimola il cambiamento dell'intero nucleo familiare. All'interno di questo approccio terapeutico è stata – ed è – molto influente a livello mondiale la scuola di Milano.
  • Terapia Ricostruttiva Interpersonale. In inglese: Interpersonal reconstructive therapy. E' una psicoterapia breve – più o meno 20 sedute – che si focalizza sulle relazioni attuali piuttosto che su quelle del passato. Il terapeuta stimola la persona a identificare i propri problemi interpersonali attuali e a modificare il proprio contesto sociale e personale alla base del disagio psicologico.
  • Training autogeno. In inglese: Autogenic training. Utilizza degli stimoli verbali per accedere ad uno stato di rilassatezza fisica e emotiva. Una volta seguito un training con uno specialista, la persona può utilizzare questo strumento autonomamente e a piacimento, come ad esempio quando si trova a dover fronteggiare una situazione stressante.
 
 
Ho riportato nel precedente elenco quelli che, a mio parere, sono i tipi di psicoterapia più rilevanti. Sono consapevole di aver forse lasciato fuori dalla lista tantissimi approcci psicoterapeutici meritevoli di esservi presenti.
 
Aiutatemi a mantenere questo elenco esaustivo. Se volete segnalarmi un tipo di psicoterapia che secondo voi dovrebbe essere presente nell’elenco, contattatemi all’indirizzo: msg@adrianostefani.it.
 
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